Ecosia: il "Google green"

Una delle maggiori sfide di questa epoca storica è la lotta all’inquinamento. La produzione di massa, l’utilizzo spropositato della plastica e molti altri elementi, infatti, hanno messo e stanno tuttora mettendo a dura prova l’ambiente in cui tutti viviamo.

Fra i tanti problemi da affrontare c’è quello della deforestazione, che porta all’abbattimento di molti alberi ogni anno.

Tuttavia, ognuno di noi può combattere questo fenomeno in modo molto semplice grazie a un motore di ricerca: Ecosia, il “Google green”.

Cos’è Ecosia?

Ecosia è un motore di ricerca – proprio come il più famoso Google – fondato nel 2009 che presenta una peculiarità interessante: i proventi derivanti dal suo utilizzo vengono utilizzati per piantare nuovi alberi.

Infatti, in 11 anni di vita, Ecosia ha contribuito alla riforestazione in Brasile, Perù, Marocco, Madagascar, Spagna, Indonesia e Burkina Faso, piantando oltre 90 milioni di alberi - di cui circa 2,2 milioni nella foresta Amazzonica e in quella Atlantica.

In ognuno di questi paesi Ecosia ha lavorato a stretto contatto con le autorità locali per definire progetti di riforestazione efficienti e, per assicurarsi che gli alberi venissero effettivamente piantati, ha assunto un Chief tree-planting officer che vigila sulle aree interessate.

Un altro aspetto che ti farà piacere è la tutela della privacy degli utenti da parte di Ecosia, infatti:

• Le ricerche sono infatti rese anonime
• Non viene eseguita alcuna profilazione
• Non vengono venduti dati a società pubblicitarie

Come funziona Ecosia, il motore di ricerca ecologico?

Per l’utente il funzionamento di Ecosia è semplicissimo: è sufficiente recarsi sul sito web e scaricare l’estensione per il proprio browser (tranquillo, basta premere il pulsante che ti indichiamo nell’immagine qui sotto) e iniziare ad usarlo come un motore di ricerca qualsiasi.

I proventi per finanziare la piantagione di nuovi alberi arrivano invece dalla pubblicità. Si stima che, mediamente, Ecosia riesca a piantare un albero ogni 45 ricerche effettuate dagli utenti. Circa l’80% dei profitti viene investito in tal senso, a dimostrazione di quanto l’organizzazione abbia a cuore l’ambiente.

Un piccolo consiglio per aumentare gli introiti del motore di ricerca è quello di cliccare sugli annunci sponsorizzati: questi, infatti, non comportano nessun costo aggiuntivo per noi utenti, ma permettono a Ecosia di incassare più velocemente soldi dalle pubblicità, soldi che verranno poi impiegati per piantare nuovi alberi.

Ecosia: ci sono anche lati negativi?

Probabilmente ti sarai fatto anche tu questa domanda: è tutto oro quel che luccica? Beh, in questo caso possiamo dire di sì. Non c’è alcuna truffa per l’utente e i bilanci dell’organizzazione sono pubblici.

L’unico difetto è l’utilizzo da parte di Ecosia di una combinazione tra un algoritmo proprietario e la tecnologia di Bing: quest’ultimo, infatti, alimenta le proprie strutture solo con il 40% di energia pulita, a differenza di Google, che utilizza al 100% fonti rinnovabili. Google, inoltre, offre un ecosistema più completo ed evoluto rispetto a quello di Bing.

Tolti questi aspetti – che possono comunque migliorare in futuro – Ecosia è il motore di ricerca ideale per chi vuole rendere più sostenibili le proprie abitudini e contribuire alla riforestazione.

Ecosia: piccoli gesti che possono fare la differenza

Come avrai capito, è possibile contribuire alla riforestazione con piccoli gesti quotidiani. Ognuno di noi, quindi, può fare la differenza nel suo piccolo, basta volerlo.

Anche noi, nella nostra falegnameria, cerchiamo di essere il più possibile eco-friendly e di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Come lo facciamo? Cercando di privilegiare un materiale nobile e naturale come il legno rispetto - per esempio - al PVC, utilizzando vernici biologiche e seguendo tanti piccoli accorgimenti come raccolta differenziata e riciclaggio che, a lungo andare, faranno la differenza. 

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